Le parole dimenticate di Gesù

Condividi questo articolo

Tutto quello che sappiamo di Gesù è stato scritto da altri, alcuni decenni dopo la sua morte. Gesù parlava un dialetto aramaico, la lingua della sua regione, la Galilea, situata a nord nella Terra di Israele. Sembra che sapesse scrivere. Sicuramente sapeva leggere in ebraico antico, una lingua diversa dalla sua. Nessuno degli scrittori che tramandarono le parole di Gesù fu testimone oculare degli avvenimenti. Essi vivevano però all’interno di una ricca tradizione orale che tramandava con entusiasmo le cose fatte e dette da Gesù. Nacquero così rappresentazioni molteplici di Gesù, in parte simili e in parte diverse. Col tempo, le chiese antiche che divennero maggioranza nel cristianesimo, scelsero solo alcuni fra i vangeli esistenti, i quali divennero poi la fonte primaria per la conoscenza di quello che Gesù aveva detto. Ma altre tradizioni e altri scritti, benché marginalizzati, non cessarono di esistere.

Questo libro raccoglie le parole attribuite a Gesù che non sono contenute nei quattro vangeli del canone del Nuovo Testamento (quelli, cioè, di Matteo, Marco, Luca e Giovanni) e che sono state tramandate in una notevole quantità di opere cristiane antiche in lingua greca e latina.