Gesù e il movimento post-gesuano: soltanto ebrei

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Pensiero esegetico 2018.4.10

Le conseguenze del non considerare Gesù e il movimento post-gesuano come “cristiano” non sono state finora prese davvero in considerazione fino in fondo. Queste conseguenze sono che le diverse tendenze dei seguaci di Gesù erano parte del giudaismo, appartenevano alle diverse correnti giudaiche del tempo, e ragionavano con concezioni e obiettivi e appartenenze solo ed esclusivamente giudaici.
Invece gli storici ed esegeti di oggi continuano a pensare a Gesù e al movimento post-gesuano come fossero antecedenti del cristianesimo ed imprestano loro tendenze, aspirazioni modi di esistere e di collocarsi “cristiani”. Insomma continuano a leggere Gesù e il movimento post-gesuano come fossero parti del cristianeimo, almeno ”in pectore”, “in fieri”. Pensano a Gesù e al dopo Gesù con interessi cristiani, li interrogano a partire da problemi della teologia cristiana, da questioni che si pongono solo a non-ebrei. Ma ciò è radicalmente errato. Gesù e i seguaci dopo la sua morte non pensavano affatto al cristianesimo, non aspiravano affatto al cristianesimo, non lo sognavano per nulla, non cercavano un superamento, un’evasione dal giudaismo. Erano e rimanavano solo, esclusivamente, soltanto e per sempre ebrei. Uno/a specialista serio/a dovrebbe porsi solo domande ebraiche, ragionando come un/a ebreo/a del I secolo.