Rav Laras: "Un errore invitare Ratzinger". ancora sulla visita del papa

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E’ il giorno della “mossa distensiva”. Il lungo elenco dei quotidiani italiani prende spunto da queste due parole, pronunciate dal Rav Di Segni, per scrivere un altro capitolo del libro sulla beatificazione di Papa Pio XII. Il Vaticano ha infatti deciso di non concludere il processo di valutazione nello stesso giorno in cui santificherà il nome di Giovanni Paolo II. E, soprattutto, precisa: tale valutazione riguarda essenzialmente la testimonianza di vita cristiana della persona e non la valutazione della portata storica di tutte quelle scelte operative. Insomma, seppur la Chiesa di Roma riconosce a Papa Pacelli un’attenzione particolare alle esigenze degli ebrei, durante la Seconda Guerra Mondiale, dichiara di utilizzare un termine di valutazione incentrato sulla figura del Pontefice all’interno della Chiesa (Corriere). Ciò non vuol dire che la beatificazione di Pio XII d’ora in poi filerà liscia. Il suo ruolo durante la Shoah va chiarito e il tempo, con l’apertura degli archivi vaticani, materializzerà maggiori risposte e, probabilmente, nuove e feroci polemiche. Ma ciò che conta, oggi, è che il segnale distensivo lanciato ieri dalla Chiesa permette di confermare la visita di Benedetto XVI nella sinagoga di Roma, il 17 gennaio.
Sul Messaggero possiamo così leggere i commenti alle ultime decisioni del Vaticano, da parte del presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, e del rabbino capo Riccardo Di Segni. Mentre sull’Osservatore Romano si possono scorrere le parole che compongono il decreto sulle virtù eroiche di Pio XII.
All’interno di questo commento alla rassegna stampa è d’obbligo evidenziare un fatto. Il presidente dell’assemblea rabbinica, Giuseppe Laras, rilascia due interviste. Una su La Repubblica, l’altra su La Stampa. Sul quotidiano di Torino Laras usa toni aspri nei confronti della Chiesa, arrivando anche a dire che la visita di Ratzinger in sinagoga “è un danno per il dialogo”, è “controproducente”, è “più negativa che positiva”. Per lui le parole pronunciate ieri dal Vaticano non sono un segnale distensivo. Poi l’intervista su La Repubblica. Qui Laras apprezza le parole del Vaticano e giudica la visita di Ratzinger al tempio maggiore di Roma “un’occasione per rilanciare il dialogo”. Insomma, se non vogliamo mettere in discussione la professionalità dei due giornalisti che riportano le parole del rabbino, Laras dà un giudizio su un giornale e un altro su un secondo quotidiano.
Infine, concludo questa riflessione sulla rassegna incentrata su Pio XII segnalando qualche commento. Su La Repubblica: il retroscena sul ruolo di Sant’Egidio nella vicenda e un’intervista a Giulio Andreotti. Poi il Manifesto che titola “Santo per difetto di memoria”. Sull’Avvenire le ragioni della Chiesa nelle testimonianze cristiane. Sul Messaggero si espone anche padre Gumpel, che ha istruito la causa di beatificazione.
Resta spazio solo per ricordare Itzhak Ike Aharonovitch, l’ex comandante della nave Exodus. Purtroppo ci ha lasciato (La Repubblica). Lui, sì, salvò migliaia di ebrei.

Fabio Perugia (dal sito ufficiale delle cominità ebraiche italiane)