Croce nelle chiese, metodo scientifico in università

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Sono stato alla Facoltà Teologica di Salisburgo e abbiamo presentato con Adriana Destro un paper su “Il colore delle parole nel Vangelo di Giovanni. Dalla morte sociale alla liberazione, nella casa”.

Alla parete di fondo della rande sala delle conferenze stava un grande crocefisso di legno. Due pianti verdi collocate in basso gli esprimevano accoglienza.

Vedendo la croce mi sono sentito a casa. Il crocifisso fa parte della mia storia personale, culturale e affettiva. Quante volte, da giovane, ho guardato sul mio tavolo il crocifisso di legno, mentre scrivevo e studiavo!

Qui alla facoltà teologica di Salzburg il crocifisso è a casa. Qui è al suo posto. Qui questo simbolo entra direttamente nella mia vita affettiva.

Ma se qualcuno volesse mettere questo simbolo in un’aula dell’Università di Bologna, questa croce diverrebbe per me immediatamente un simbolo estraneo, anzi ostile. Dietro di esso ci sarebbe la volontà di una parte politica, di una parte di attivisti, che esprimono con la collocazione di quel segno la propria ostilità verso altre identità non “cristiane”. Subito, questa croce provocherebbe in me irritazione, umiliazione, estraneità, rabbia, verso coloro che hanno voluto imporla.

È la stessa reazione che provo nel chiostro del palazzo di san Giovanni in Monte dove un’organizzazione cattolica ha voluto porre nel 2004, evidentemente con il permesso più o meno indiretto di qualche autorità accademica, un’enorme immagine della cosiddetta “Sindone”. Quest’immagine non rappresenta quindi Gesù, ma la volontà di un movimento cattolico di imporre pubblicamente i propri simboli, mediante operazioni di vertice.

L’Università è il luogo - autonomo da chiese, poteri politici ed economici - dove tutte le identità si incontrano sulla base soltanto del metodo scientifico. Qui non vale “io credo”, ma “io dimostro”, “io penso”, “io discuto” alla pari di chiunque altro in uno spazio civile scientifico neutro.

Viva la croce nelle chiese, viva il metodo scientifico nello spazio civile.