l coraggio dello storico e dello scrittore

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Lo storico o l’antropologo deve avere il coraggio di descrivere e comprendere realtà umane in modo effettivo scoprendone il meccanismo reale, il sorgere, il funzionamento e il disfarsi, senza paura di contraddire il senso comune, la tradizione che avvolge la realtà di un manto di fraintendimenti creati dalle fratture col passato e dalle reinvenzioni delle culture.

È un coraggio simile a quello dello scrittore che deve descrivere il baratro delle realtà umane, che deve svelare cosa c’è dietro l’apparenza del vivere normale delle persone che transitano per la strada. Quella malvagità che sta nascosta, ma esplode poi quotidianamente e crea le ingiustizie, le umiliazioni, le disperazioni, le vendette, i rancori, la pazzia e l’atroce disperazione.