il Gesù storico e l'esoterismo

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Lettera firmata:

Domanda per Mauro Pesce:

ho appena finito di leggere "inchiesta su Gesù".. stupendo.. ho 23 anni, fino a qualche anno fa ho frequentato assiduamente la Chiesa, ed ero comunque alla ricerca di alcune verità storiche che "non passavano"…spero che si continui l'inchiesta nel senso che si ampli e approfondisca ulteriormente questo tema... detto ciò , la contatto per sapere se potrebbe indicarmi dei libri seri su quel che potrei definire l'esoterismo nel cristianesimo.. le dico seri perchè ho visto che è pieno di libri, ma vorrei qualcosa che avesse la stessa sua professionalità.. Quindi, l'esoterismo da un punto di vista storico e dei contenuti.... La ringrazio... di cuore...

Risposta di Mauro Pesce

            1. In genere, per esoterismo si intende una verità occulta che solo alcuni adepti possono conoscere e che trasmettono segretamente.  A volte si pensa anche che questa verità sia intenzionalmente tenuta nascosta alla maggioranza degli uomini da una setta, per paura di essere perseguitati dalla chiesa cattolica che sarebbe distrutta se tutti conoscessero questo messaggio occulto. In questo senso esoterico diventa “occultismo”.

            Nessun esegeta professionista ha mai sostenuto che Gesù e il cristianesimo delle origini fossero  fossero occultisti e certamente io non l’ho mai sostenuto.

            2. Esoterismo, però, può avere anche significare un’altra cosa molto diffusa nel mondo antico. In questo secondo senso, la verità può essere conosciuta solo per gradi, non può essere rivelata immediatamente, ma solo dopo avere fatto un certo percorso spirituale. Però tutti la possono e la debbono conoscere.

            3. Nel libro “Come nasce una religione” (Laterza 2000) Adriana Destro e io abbiamo confrontato i sistemi iniziatici di Qumran  e del pitagorismo con quello del Vangelo di Giovanni, che a nostro parere prevede un percorso iniziatico  complesso che culmina con la rinascita dell’adepto grazie all’infusione dello Spirito santo di Dio mediante Gesù, il Figlio.            

            Certamente Gesù aveva un insegnamento esoterico. Il Vangelo di Marco in diversi passi mostra come le esperienze religiose più intime di Gesù (come ad esempio la trasfigurazione e la preghiera nell’orto) siano avvenute alla presenza di soli tre discepoli (Giacomo, Pietro e Giovanni) o di soli quattro (come il discorso sulla fine). Anche Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi (2,6-3,4) dice che ai credenti di primo livello (i lattanti) dà da mangiare solo latte, mentre ai “perfetti” insegna cose più profonde. Solo i “perfetti” hanno accesso alle rivelazioni dirette dello Spirito e conoscono perfino le profondità di Dio.

Nel libro “L’Uomo Gesù” (Mondadori, 2008) Adriana Destro e io abbiamo sottolineato molto la solitudine di Gesù e il fatto che la gran parte dei discepoli sapeva molto poco di lui. Questo libro porta molto avanti il discorso rispetto a “Inchiesta su Gesù” e, per me,  è più importante dell’inchiesta giornalistica di tre anni fa